Intervista sul narcisismo a Omar Bellanova su Pazienti.it 3a Parte

di Omar Bellanova

Cosa si intende con “narcisismo perverso”?

Il termine di “narcisista perverso” oggi è di gran moda, come ogni cosa che fa paura si cerca di parlarne tanto, ma a volte non lo si fa sempre nel modo giusto. Meriterebbe una digressione a sé, cercherò di fissare alcuni punti principali per orientare il binario del ragionamento fuori da possibili teorie che lo assimilano più a un personaggio fiabesco, come il lupo di Cappuccetto Rosso, che a un funzionamento della personalità, come quando il titolo di un articolo mette il allarme risuonando del tipo “come difendersi dal narcisista perverso”.

Prima precisazione, il narcisista può non essere una persona sempre gradevole, ma se parliamo di narcisismo perverso o maligno, non stiamo parlando semplicemente di narcisismo. Eric Fromm (1964) fu il primo a fare cenno di una forma estrema di narcisismo denominandolo “malignant narcisissism”. Non molto dopo, Otto Kemberg (1987, 1975) riportava di aver trovato una possibile condizione di sovrapposizione di più aspetti di personalità: narcisistico, borderline e antisociale.

Seconda precisazione, stiamo parlando di un tratto molto estremo, che fortunatamente non sempre si presenta nella sua massima espressione.

Dimaggio nel suo libro parla di “triade oscura”, descrivendo il narcisismo affiancato da altri due aspetti fondamentali: il machiavellismo e la psicopatia. Il machiavellismo è “la tendenza a usare la conoscenza degli altri per manipolarli freddamente e sottrarre loro risorse”.

Con psicopatia si intende, invece, “la tendenza ad aggredire e manipolare gli altri senza rimorso, colpa o vergogna per le proprie azioni”. Letto in questo modo è evidente che la definizione assume un qualcosa di inquietante definendo un quadro dove il soggetto che ospita in se questi tre tratti incarnerà una persona che prova superiorità rispetto al prossimo che, alla ricerca continua di potere ed eccitazione non prova il minimo scrupolo per ottenerli attraverso la manipolazione, l’uso dell’astuzia.

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(continua)

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